Lavorare come Ingegnere in Turchia: Guida Completa 2025

Molti ingegneri stranieri sognano una carriera in Turchia, un Paese che funge da ponte tra Europa e Asia e che sta vivendo un vero boom, specialmente nei settori dell’edilizia, dell’energia e della tecnologia. Tuttavia, la realtà può essere più complessa del previsto: il percorso per lavorare legalmente come ingegnere è uno dei processi burocratici più impegnativi per un espatriato.

Perché questo è importante: non basta avere un buon titolo di studio. Per fregiarsi legalmente del titolo di “Ingegnere” (Mühendis) in Turchia e avere potere di firma sui progetti, è necessario superare uno scoglio chiamato “Denklik” (dichiarazione di equivalenza). Senza questo documento, per lo Stato turco non sarete ingegneri, ma semplice personale tecnico.

In questa guida analizzeremo il processo passo dopo passo, aggiornato al 2025, spiegando le nuove regole e gli ostacoli da prevedere per chi vuole inserirsi in realtà industriali come quelle della fabbrica Hyundai di İzmit o nei grandi cantieri infrastrutturali.

Come lavorare come ingegnere in Turchia: Una guida passo dopo passo

Fase 1: Il processo di “Denklik” (Equivalenza)

Prima ancora di inviare curriculum, dovete sapere che il vostro diploma straniero non ha valore legale in Turchia finché il Consiglio dell’Istruzione Superiore (YÖK) non lo riconosce ufficialmente. Questo iter è la Denklik.

La burocrazia: Documenti necessari

La domanda va presentata allo YÖK ad Ankara. Una semplice traduzione non è sufficiente. Avrete bisogno di:

  • Diploma originale e Certificato degli esami (Transcript): Entrambi devono essere legalizzati con Apostille e tradotti in turco da un traduttore giurato.

  • Diploma di maturità: Anche questo deve essere tradotto e legalizzato.

  • Passaporto: Copia e traduzione notarile.

  • Certificato di residenza/timbri di ingresso: Lo YÖK verifica spesso se eravate fisicamente presenti nel Paese di studi durante il periodo accademico.

  • Dichiarazione di consenso (Rıza Beyanı): Per permettere allo YÖK di contattare la vostra università d’origine.

Consiglio dell’esperto sulla notarizzazione in Turchia: Non risparmiate sul notaio. Un errore nella traduzione o nella procedura può bloccare la pratica per mesi.

La regola delle “Top 400” (Novità 2024/2025)

Esiste un’importante agevolazione: se la vostra università è presente nei ranking globali (come QS, THE, ARWU) tra le prime 400 al mondo, potete spesso ottenere il riconoscimento diretto senza esami integrativi. Se l’ateneo è fuori dalle prime 1000, il percorso richiederà quasi certamente l’esame STS.

Fase 2: L’esame STS (Il collo di bottiglia)

Se il vostro piano di studi non è considerato equivalente al 100% a quello turco, lo YÖK vi convocherà per la Seviye Tespit Sınavı (STS), ovvero l’esame di valutazione del livello.

Dati tecnici sull’esame STS:

  • Lingua: L’esame è interamente in turco. Senza una solida conoscenza linguistica, superarlo è quasi impossibile.

  • Punteggio minimo: È necessario ottenere almeno 40 punti su 100.

  • Frequenza: L’esame per ingegneri (STS Mühendislik) si tiene solitamente una o due volte l’anno (spesso a maggio).

Cosa viene chiesto?

I contenuti variano in base alla specializzazione. Ecco una distribuzione tipica degli argomenti basata sui test precedenti:

Esempio: Ingegneria Meccanica (Makine Mühendisliği)

  • Matematica e Fisica (circa 35-40%)

  • Termodinamica e Trasmissione del calore

  • Meccanica dei fluidi

  • Scienza delle costruzioni e organi di macchine

Esempio: Ingegneria Civile (İnşaat Mühendisliği)

  • Matematica e Fisica (circa 35-40%)

  • Geotecnica e Meccanica delle terre

  • Cemento armato e Statica delle strutture

  • Infrastrutture viarie e Idraulica

Fase 3: Permesso di lavoro e iscrizione al TMMOB

Dopo aver ottenuto la Denklik, il passo successivo è l’iscrizione all’albo professionale.

L’obbligo della Camera (TMMOB)

Per esercitare legalmente, dovete iscrivervi all’Unione delle Camere degli Ingegneri e degli Architetti Turchi (TMMOB). Attenzione: le tariffe per gli stranieri sono molto più alte rispetto ai cittadini turchi. In alcune sezioni (come quella civile), la quota di prima iscrizione per stranieri può arrivare a 80.000 TL.

Il vincolo salariale: 4 volte il salario minimo

Questo è un punto critico: per assumere un ingegnere straniero, un’azienda turca deve corrispondergli per legge un salario pari ad almeno quattro volte il salario minimo nazionale. Questo vi rende una risorsa costosa; dovete dimostrare al datore di lavoro che il vostro valore aggiunto giustifica tale spesa rispetto a un collega locale.

La scorciatoia: Lavori per singoli progetti

Esiste un’alternativa? Sì, parzialmente. Se venite assunti per un progetto specifico e limitato nel tempo (ad esempio la costruzione di una centrale energetica da parte di una multinazionale), potete ottenere un permesso di lavoro legato al progetto.

In questo scenario, spesso basta una “iscrizione temporanea” alla camera professionale e il lungo processo di Denklik può essere parzialmente semplificato. È la strada più comune per gli expat che lavorano in grandi aziende o in settori strategici. Prima di partire, ricordate di controllare il calendario dei giorni festivi in Turchia per pianificare i vostri colloqui e le pratiche burocratiche.

Conclusione: Ne vale la pena?

Diventare un ingegnere riconosciuto in Turchia è un investimento di tempo e denaro. Tuttavia, in settori specializzati come le energie rinnovabili o le grandi infrastrutture, le opportunità sono vaste. Prevedete almeno 6-12 mesi per l’intero iter e studiate il turco: sarà la vostra risorsa più preziosa.

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