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Abdülmecid I (spesso italianizzato in Abdul Majid I) fu il 31º sultano dell’Impero ottomano. Regnò dal 2 luglio 1839 al 25 giugno 1861, guidando una profonda stagione di riforme nota come Tanzimat, volta a modernizzare istituzioni, esercito, finanza e amministrazione statale, e a ridefinire i rapporti tra Stato e sudditi di diversa fede.

Origini e famiglia
Nato a Istanbul il 25 aprile 1823, Abdülmecid era figlio del sultano Mahmud II e di Bezmiâlem Sultan. Ricevette un’educazione di impronta europea, parlava correntemente francese ed era appassionato di letteratura e musica.
Discendeva dalla dinastia ottomana, la cui genealogia risale al fondatore Osman Gazi. In forma tradizionale: Abdülmecid I figlio di Mahmud II figlio di Abdülhamid I figlio di Ahmed III figlio di Mehmed IV figlio di İbrahim I figlio di Ahmed I figlio di Mehmed III figlio di Murad III figlio di Selim II figlio di Solimano il Magnifico figlio di Selim I figlio di Bayezid II figlio di Mehmed il Conquistatore figlio di Murad II figlio di Mehmed I figlio di Bayezid I figlio di Murad I figlio di Orhan Gazi figlio di Osman Gazi figlio di Ertuğrul Gazi.
Consorti e figli
Tra le consorti documentate figurano: Servetseza Kadın (başkadın), Şevkefza Kadın, Tirimüjgan Kadın, Düzdidil Kadın, Verdicenan Kadın, Perestu Kadın, Nükhetsezâ Hanım, Mahitab Kadın e Gülcemal Kadın. Ebbe numerosi figli; tra i più noti:
- Murad V (sultano nel 1876)
- Abdülhamid II (sultano 1876–1909)
- Mehmed V Reşad (sultano 1909–1918)
- Mehmed VI Vahideddin (sultano 1918–1922)
- Tra le figlie, Cemile Sultan è ricordata per il suo ruolo nella vita culturale di corte.
Ascesa al trono e la crisi egiziana
Abdülmecid salì al trono il 2 luglio 1839, a 16 anni, in un momento critico: l’Impero era impegnato nella seconda guerra egiziano-ottomana contro Mehmet Ali Pascià. Pochi giorni prima l’ammiraglio Ahmed Fevzi Pascià aveva consegnato ad Alessandria gran parte della flotta ottomana. Il giovane sultano si affidò a statisti riformatori, in particolare a Mustafa Reşid Pascià, e attraverso la Convenzione di Londra (1840) e i successivi firmani del 1841 riconobbe a Mehmet Ali il governo ereditario d’Egitto, mantenendo la sovranità ottomana.
Le riforme del Tanzimat
Il regno di Abdülmecid è indissolubilmente legato al Tanzimat, una stagione di riforme annunciate con due editti fondamentali:
- Hatt-ı Şerif di Gülhane (3 novembre 1839), che garantiva sicurezza personale, tutela della proprietà e una più equa riscossione delle imposte.
- Hatt-ı Hümayun (18 febbraio 1856), che prometteva pari diritti civili ai sudditi non musulmani e un ulteriore riordino amministrativo.
Misure chiave dell’era di Abdülmecid:
- Prima banconota cartacea ottomana (kaime) emessa nel 1840.
- Riorganizzazione dell’esercito con coscrizione regolamentata e standardizzazione dell’addestramento.
- Standardizzazione di bandiera (1844) e adozione dell’inno Mecidiye Marşı.
- Riforma del sistema fiscale e avvio di un bilancio più moderno; nascita di nuove istituzioni finanziarie.
- Riorganizzazione del diritto penale e commerciale con codici ispirati ai modelli europei e creazione dei tribunali nizamiye.
- Rafforzamento dei consigli provinciali e del Meclis-i Vâlâ, passaggio intermedio verso il parlamentarismo ottomano di fine secolo.
- Riforma dell’istruzione: strutturazione del Ministero dell’Istruzione Pubblica (Maarif-i Umumiye), scuole tecniche e mediche; avvio del progetto del Darülfünun (università moderna).
- Codice fondiario del 1858, che regolò il possesso e la registrazione della terra.
- Riconoscimento del millet protestante (1850) e libertà di costruzione di luoghi di culto.
- Decreti che limitarono e avviarono la graduale abolizione del traffico di schiavi nei territori imperiali.
In teoria i sudditi non musulmani erano equiparati nei doveri (compreso il servizio militare); nella pratica, per gran parte del XIX secolo fu spesso prevista un’imposta sostitutiva (bedel-i askeri) di esenzione.
La Grande carestia d’Irlanda (1845–1852)
La notizia della carestia irlandese raggiunse Istanbul e Abdülmecid inviò aiuti. Secondo numerosi resoconti ottocenteschi l’importo ufficiale fu di 1.000 sterline accompagnato da navi con derrate; circola anche la tradizione secondo cui egli avesse inizialmente voluto donare 10.000 sterline, poi ridotte per ragioni di protocollo. La memoria dell’episodio è viva a Drogheda. È però importante precisare che la mezzaluna e stella nello stemma del Drogheda United derivano dall’antico stemma civico medievale della città e non furono adottate in seguito all’aiuto ottomano.


La Guerra di Crimea (1853–1856)
L’Impero ottomano entrò in guerra contro la Russia con l’appoggio di Regno Unito e Francia. Il fronte principale fu il Mar Nero e la penisola di Crimea, con l’assedio di Sebastopoli; nel Caucaso i russi occuparono Kars. La pace di Parigi (1856) ristabilì in larga parte lo status quo e neutralizzò il Mar Nero.
Per finanziare lo sforzo bellico, il governo contrasse i primi prestiti esteri della storia ottomana (1854–1855), inaugurando una nuova fase nei rapporti finanziari con l’Europa.

Urbanistica e mecenatismo: il Palazzo Dolmabahçe
Tra i simboli della modernizzazione voluta da Abdülmecid spicca il Palazzo Dolmabahçe, primo grande palazzo imperiale in stile europeo a Istanbul, progettato dagli architetti armeno-ottomani Karabet e Nikogos Balyan. La costruzione si protrasse dal 1843 al 1856. L’imponenza dell’opera ebbe un forte impatto sulle finanze statali, già provate dalla guerra.

Altri momenti salienti
- Crisi ungherese e polacca (1848–1850): rifiutò di estradare rifugiati politici richiesti da Russia e Austria, consolidando i rapporti con Regno Unito e Francia.
- Movimenti nazionalisti balcanici: il periodo vide l’acuirsi delle tensioni in Serbia, Grecia e nelle province danubiane, spingendo ulteriori riforme amministrative.
Morte ed eredità
Abdülmecid morì di tubercolosi a Istanbul il 25 giugno 1861, a 38 anni. È sepolto presso la Moschea Yavuz Selim. Gli succedette il fratellastro Abdülaziz (figlio di Mahmud II). La sua eredità storica è legata alla spinta riformatrice del Tanzimat, alla proiezione diplomatica verso l’Europa e all’avvio di una modernità ottomana che, pur tra contraddizioni e debiti, trasformò in profondità lo Stato.
Cronologia essenziale
- 25 aprile 1823: nascita a Istanbul.
- 2 luglio 1839: ascesa al trono.
- 3 novembre 1839: Hatt-ı Şerif di Gülhane.
- 1840–1841: soluzione della crisi egiziana; firmani che riconoscono l’Egitto a Mehmet Ali.
- 1840: prime banconote ottomane (kaime).
- 1844: standardizzazione della bandiera ottomana.
- 1853–1856: Guerra di Crimea; pace di Parigi.
- 1856: Hatt-ı Hümayun.
- 1858: Codice fondiario.
- 1843–1856: costruzione del Palazzo Dolmabahçe.
- 25 giugno 1861: morte a Istanbul.







